Si è corso per la seconda volta nella splendida cornice del Circuit of Americas di Austin, in Texas, il penultimo appuntamento del Mondiale 2013, l’ultimo dei vecchi motori V8 aspirati e l’ultimo di una serie quadriennale di apparente stabilità regolamentare.
Nonostante i cerotti e il mal di testa Fernando ha lottato fino all’ultima curva inseguito da un arrembante Niko Hulkenberg con la Sauber: la sua guida nel primo e secondo settore del circuito, dove ci vuole manico per tener giù il piede per chi ha poca trazione, è stata degna di quel campione che è. Purtroppo la partenza dal lato sbagliato della pista gli fa perdere una posizione a vantaggio di Perèz proprio nel giorno in cui il messicano, che ha il dente avvelenato, gioca in casa ( quasi ). Ma è anche vero che Fernando aveva come come priorità quella di passare indenne la trappola delle prime curve perchè oggi l’obiettivo della Ferrari era concludere la gara. Il secondo posto di Grosjean la dice lunga sulle qualità della Lotus – e del pilota – mentre disastrosa è la scelta di Kovalainen al posto di Valsecchi anche se l’italiano, pur essendo terza guida, non è che abbia girato molto, soprattutto tenendo conto della dote ( 1 milione e duecentomila dollari ) portata alla Lotus. Male ha fatto Boullier a mettersi in queste condizioni: per male che andava, Kimi finiva di sicuro al quarto posto. Sesto Hulkenberg, che ha rischiato di rimangiarsi Fernando le cui gomme erano come al solito alle tele. O forse lo ha risparmiato dati gli stretti rapporti con Maranello: comunque lo ha fatto con grande stile, lottando fino a poche curve dal traguardo.
Ora che Felipe ha firmato – sul suo profilo fb ha già messo la Williams, con una decisa caduta di stile – la sua aggressività ( parole sue ) è evaporata come la nebbia di Austin e il suo apporto è stato nullo: ci aspettiamo una botta d’orgoglio o di amor proprio il prossimo week-end sempre che non desideri vendicarsi della Ferrari e lasci che sia la Mercedes a prendere il 2° posto del Mondiale Costruttori. La predilezione di Kubica per i rallyes ha sconvolto i piani Ferrari 2012 ma certo non si poteva riconfermare Felipe un altro anno, questo è fuor di dubbio e se il brasiliano crede di andare alla Williams con lo stato di ‘pilota esperto’ e quindi di prima guida, forse dovrebbe guardare a qualche posizione davanti a lui, a quel Valtteri Bottas che si è tenuto dietro Rosberg e Button e rifletterci sopra.
Buona la gara di Hamilton che al via brucia Webber: si attesta in 4a posizione e controlla la gara dall’inizio alla fine girando sugli stessi tempi di Fernando. Webber si gioca il secondo posto lasciandosi stringere alla prima curva da Grosjean e passando da 2° a 4° mentre Vettel riesce a sfilare per poco più di mezza macchina e condurre la solita gara. La solita gara in testa dall’inizio alla fine ma conclusa con poco margine: il fatto che Webber abbia consumato le posteriori inseguendo Grosjean potrebbe farci riflettere… sui due secondi a giro rifilati fino a poco fa dalla Red Bull agli immediati inseguitori. Che abbiano tolto o ridimensionato qualcosa per avere più affidabilità o stanno sperimentando qualcosa, tipo i freni, che monteranno il prossimo anno? Scegliete voi.
La Ferrari pur sconfitta dalla FIA non si arrende e lotterà fino all’ultima curva dell’ultimo giro del GP del Brasile dove Fernando salverà quello che è possibile salvare. Non l’onore, perchè quello non glielo toglie nessuno, ne a lui ne al Cavallino Rampante.
Risultato finale
1 – Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) – 1.39’17″148
2 – Romain Grosjean (Lotus E21-Renault) – 6″284
3 – Mark Webber (Red Bull RB9-Renault) – 8″396
4 – Lewis Hamilton (Mercedes W04) – 27″358
5 – Fernando Alonso (Ferrari F138) – 29″592
6 – Nico Hulkenberg (Sauber C32-Ferrari) – 30″400
7 – Sergio Perez (McLaren MP4/28-Mercedes) – 46″692
8 – Valtteri Bottas (Williams FW35-Renault) – 54″509
9 – Nico Rosberg (Mercedes W04) – 59″141
10 – Jenson Button (McLaren MP4/28-Mercedes) – 1’17″278
11 – Daniel Ricciardo (Toro Rosso STR8-Ferrari) – 1’21″004
12 – Felipe Massa (Ferrari F138) – 1’26″914
13 – Esteban Gutierrez (Sauber C32-Ferrari) – 1’31″707
14 – Heikki Kovalainen (Lotus E21-Renault) – 1’35″063
15 – Paul Di Resta (Force India VJM06-Mercedes) – 1’36″853
16 – Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR8-Ferrari) – 1’44″574
17 – Pastor Maldonado (Williams FW35-Renault) – 1 giro
18 – Jules Bianchi (Marussia MR02-Cosworth) – 1 giro
19 – Giedo Van der Garde (Caterham CT03-Renault) – 1 giro
20 – Charles Pic (Caterham CT03-Renault) – 1 giro
21 – Max Chilton (Marussia MR02-Cosworth) – 2 giri
Giro più veloce: Sebastian Vettel 1’39″856
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