Fonte- Caro Televip.
Caro Bruno Vespa, il nuovo Matrix di Luca Telese al massimo ti farà il solletico, un po’ per la propria inconsistenza e molto perché, nonostante in tv nascano come funghi talk show di politica e attualità, il pubblico continua a dare a Porta a Porta la forza dei numeri con la quale puoi contrastare efficacemente critici e detrattori. Anche per i politici, nonostante facciano fatica ad ammetterlo, sei sempre il punto di riferimento; la terza camera del parlamento. Ieri ad esempio hai ospitato il predestinato presidente del consiglio, nonché messia del PD, Matteo Renzi. Prima della pausa estiva si era concesso il lusso di essere super-ospite di Bersaglio mobile di Enrico Mentana. All’inizio della nuova stagione televisiva si è concesso a Porta a Porta. I passaggi televisivi di Matteo Renzi sono sempre meno efficaci visto che ormai il suo bla-bla non è più una novità.
La partecipazione di ieri a Porta a Porta non ha avuto la risonanza delle prime volte che l’hai ospitato. Repubblica.it ha solo raccolto alcune delle dichiarazioni più significative, mentre corriere.it ha sintetizzato l’ospitata in due video; il primo di 41 secondi in cui dice la battuta “La partita di Berlusconi è finita, game-over” e il secondo di 3 minuti in cui sono state assemblate alcune delle stoccate riservate al suo antagonista alle primarie del Pd Pierluigi Bersani. Insomma, niente titolo principale. Anch’io ho seguito la puntata con poco interesse soprattutto perché il massimo me lo avevate già dato con la pubblicazione su twitter del link al backstage fotografico della presenza di Renzi nel tuo studio. Con l’occasione mi scuso con i miei follower per averlo retwittato ma mi serviva come appunto per scrivere questo post. L’ho trovato interessante e divertente al punto che ne ho fatto uno slideshow per i lettori di caro televip.
La foto dell’ingresso in studio è bellissima. Tu e lui che entrate dal corridoio spaziale come in una puntata di Doctor Who con Renzi che ti ascolta e tu con una mano in tasca in una posa deambulante degna di Alberto Sordi in Un americano a Roma.
Ho trovato molto divertente la foto del tecnico audio che mette la scatoletta del radiomicrofono in tasca al predestinato premier; un giorno, quando Renzi metterà le mani nelle tasche degli italiani per colmare il solito buco del bilancio dello stato, quel tecnico potrà dire di aver messo le mani in tasca a Renzi prima che Renzi lo facesse con lui.
E’ molto divertente la foto in cui cui Renzi si ciuccia, pardon, si aggiusta il calzino guardando verso il pubblico in studio con quell’espressione da eterno concorrente della Ruota della fortuna.
Il microfonista ora passa a metterti la clip col microfono mentre Renzi si aggiusta la cravatta sempre rivolgendo lo sguardo compiaciuto verso il pubblico in studio (evidentemente è convinto che ogni occasione è buona per racimolare elettori e cercava di guadagnarseli anche fra quelli).
Caro Bruno Vespa, sono foto comuni a tutti i backstage ma voi non siete una coppia comune. La mia foto preferita è quella in cui tu sfoderi un sorriso alla Renzi e lui ti guarda perplesso toccandosi un orecchio. Che cosa gli starai dicendo di così divertente? E perché lui non ride? L’espressione imbruttita sul volto della collaboratrice al tuo fianco stride con la tua, fino al punto di rendere questa foto surreale.
La trasmissione sta per iniziare. Ti avvicini a Renzi con entrambe le mani nelle tasche (più che Alberto Sordi ora mi sembri Simone, il bambino col cappellino di Panariello). Lui ha sempre la mano sinistra che si tocca l’orecchio.
In studio tutto è pronto per la registrazione. Il fotografo di scena vi riprende da lontano, dallo spazio riservato ai suoi colleghi che si intravedono. Sullo sfondo ci siete tu che guardi il cellulare e Renzi che guarda in basso perso nei suoi pensieri.
Qualche scatto della diretta conclude il vostro backstage. Mentre la mia selezione la concludo con la foto di Renzi seduto da solo nello studio di Porta a Porta con la sua foto sorridente sullo schermo centrale e pronto a vederti entrare dal corridoio di Doctor Who dopo il dlin-dlon.
Caro Bruno Vespa, questa idea del backstage fotografico twittato prima della trasmissione mi piace tantissimo. Non ho mai seguito Porta a Porta come appuntamento fisso ma se farai diventare un appuntamento fisso il backstage fotografico, non me ne perderò uno. Guarderò le dieci foto, interpreterò a mio piacere la prossemica tra te ed i tuoi ospiti e poi vedrò un altro programma. Perché una foto, vale 1000 puntate di Porta a Porta.
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