F1 – GP di Spa-Francorchamps 2013

di massimo scalzo312-f12.

Quando le macchine di oggi corrono su una ‘vecchia’ pista, la noia regna sovrana.

Queste monoposto vanno bene su circuiti corti e guidati, tipo Montecarlo o quando la safety-car entra in pista e compatta in bell’ordine tutte le vetture per avere lo spettacolo tanto desiderato da Bernie Ecclestone. Punto saliente della gara è stata la partenza, divenuta importantissima perchè permette di ribaltare i risultati delle qualifiche in pochi secondi. Bravissimo Alonso: ha scelto la traiettoria interna che oltre a fargli guadagnare tre posizioni, lo ha portato all’interno della prima curva, quasi un tornante a circa 200 metri dallo start, scelta sicuramente vincente in quanto gli ha permesso di avere tutta la pista per accompagnare la macchina durante l’accelerazione e controllare gli avversari.

Tra i top team ancora una volta, laddove le prime guide s’involano, le seconde guide affondano: dal ‘non vedo niente’ di Massa ( riferito al volante-computer ) ai problemi di frizione di Webber che sono costati loro alcune posizioni. Da rimarcare invece il sorpasso di forza e senza DRS di Vettel su Hamilton, quasi uno ‘spostati ragazzo, lasciami lavorare’ e i sorpassi di classe di Alonso su Button e Rosberg al 4° e 6° giro e poi quello su Raikkonen per il 3° posto al 15° e infine ancora su Button al 17° giro( l’inglese non si era ancora fermato per sostituire le gomme ) che gli è valso il 2° posto che conserverà fino alla fine. Una volta stabilitesi le posizioni, le prime tre vetture hanno viaggiato per oltre metà gara agli stessi livelli, il che ha reso impossibile qualsiasi recupero di Hamilton su Alonso e dello stesso su Vettel che comunque, come sempre quando si trova al comando, ha una marcia in più, non solo per il fatto che le Red Bull viaggiano meglio quando non sono in scia ad altre monoposto.

Notevoli i distacchi da Massa, settimo senza infamia e senza lode, in poi ma il circuito delle Ardenne è il più lungo del Mondiale e dura 44 giri contro una media di 60-65 degli altri autodromi. Nota dolente il ritiro del simpatico e bravo Kimi, causato dal surriscaldamento del freno anteriore destro a causa, sembra, di un condotto d’aria ostruito sin dai primi giri da una visiera a strappo: il suo record si ferma quindi a 27 gare a punti e 38 senza ritiri. Dal punto di vista tecnico l’unica novità di rilievo visibile, oltre ovviamente alle solite alette e piccole modifiche per un circuito veloce, è stato il nuovo muso della Red Bull.

Non so se quanto accaduto oggi potrà risollevare le sorti del campionato per la scuderia italiana perchè la Red Bull va forte e Vettel è decisamente bravo: ora viene Monza, altra pista adatta a questa Ferrari e forse un pò meno alla Red Bull, a differenza di quelle che verranno dopo. Speriamo in una vittoria ma Vettel può permettersi di correre tranquillo ovvero di rischiare molto meno di quanto invece non debba fare la Freccia di Oviedo. L’unico avversario di Vettel rimane… Vettel stesso che quando è in testa e vede il traguardo avvicinarsi, tende a strafare. Anche oggi, agli ultimi giri, dai box gli è stato detto dai box di stare lontano dai cordoli.


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Massimo Scalzo

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