Mauro Corona, non c’è stato niente da fare: “Gli hanno sparato”
L’accaduto è scioccante davvero per tutti: coinvolge in prima persona lo scultore e scrittore Mauro Corona, i fan depressi.
Lo scultore, artista, alpinista e scrittore Mauro Corona è ormai diventato uno dei volti ricorrenti della televisione, fino a poco tempo fa dominava Rai Tre il martedì sera, mentre successivamente è passato a Rete Quattro.
Il passaggio è stato incoraggiato da Bianca Berlinguer, sua amica, figlia di Enrico Berlinguer e magnifica conduttrice, che è passata, portando con sé Corona, dal martedì sera della Rai a quello Mediaset, mantenendo praticamente intatto il format di cui è conduttrice con un piccolissimo cambiamento del titolo: da Cartabianca a è sempre cartabianca.
L’intellettuale aveva accettato di buon grado di seguire Berlinguer in Mediaset, dove ha potuto continuare a esprimere le proprie opinioni su input datigli dalla conduttrice stessa riguardo agli avvenimenti più importanti o rilevanti e discussi della settimana trascorsa.
Un evento terribile ha però scosso il percorso dell’ormai famoso scultore: la risposta dei suoi sostenitori non si è fatta attendere e i più sensibili sono rimasti a lungo attoniti.
Lo sparo
Tutto è accaduto proprio nell’ambito del programma della serata su Rete Quattro, quando Corona ha intrapreso il racconto di un aneddoto davvero scioccante che riguarda la sua infanzia.
Stava parlando nella sua usuale mezz’ora all’inizio della trasmissione quando ha ricordato un episodio in cui suo padre aveva fatto sfoggio di ciò che lui stesso chiama “cose terribili e gratuite”: si tratta di una uccisione a cui ha quasi assistito.
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Un’esperienza traumatica
“Questo cane non andava, non era buono a nulla. Un buono a nulla come te, diceva”: questo ha raccontato Corona, un racconto arido, triste, senza speranza e colmo di amarezza. “Gli hanno sparato”: il padre sparò al cane di famiglia perché non era produttivo, forse non svolgeva a puntino quelli che erano i suoi compiti.
Lo scultore prosegue nel racconto spiegando che si era trattato di un grande dolore per lui e per i suoi fratelli, che erano affezionati a quello che consideravano un animale domestico. Avevano sentito uno sparo, e il cane non era più tornato: ma non serviva vedere per capire quanto era accaduto, a volte intuire l’accaduto può essere peggio che averlo di fronte ai propri occhi.