Abbiamo letto una generosa intervista di Alessandro Antonio Berardi sul solito mercato ittico (una sua ossessione) di cui si sono già ampliamente sviscerati i temi.
Berardi giustifica come prioritaria (per lui) la spesa del Mercato Ittico, in quanto finanziata dalla comunità europea tramite la regione. Ora il nostro eminente economista nonché sindacalista dei pescatori, forse non sa che questi finanziamenti derivano dai contributi che ogni nazione versa alla comunità Europea, e per quanto riguarda l’Italia la situazione è questa:
Per l’intero bilancio europeo 2007-2013, l’Italia ha speso circa 112 miliardi e ne ha avuti indietro circa 66,5. Perche ci sono paesi che se la sono passata peggio di noi.
Saldo negativo a parte, si può ben capire che il denaro che ha finanziato il mercato ittico è stato versato da cittadini italiani e quindi anche dai nostri concittadini cosi giusto per capirci! Quindi è ora di smetterla con la manfrina dei finanziamenti Europei; sono sempre soldi nostri! E anche se sembra superfluo dirlo si tratta di denaro pubblico! Quindi il nostro economista sa di cosa parla? E questa storiella della grande abilità della nostra Amministrazione nello “scovare” finanziamenti che altrimenti andrebbero perduti è vera o si riferisce ad interventi che altri comuni più virtuosi non ritengono prioritari?
Ma andiamo avanti, se al bando per la gestione del mercato ittico non si sono presentati altri soggetti – soggetti del mestiere che conoscono molto meglio di Berardi e di tanti altri il mercato ittico in generale e mi dispiace dirlo degli stessi pescatori di Bellaria Igea Marina – questi soggetti avranno ben valutato le potenzialità del mercato e non hanno ritenuto economicamente valido gestire il suddetto mercato, quindi non può essere certamente un vanto il fatto che un solo soggetto si sia presentato al bando! Anzi….. E qui si evince come chi abbia deciso di costruire il mercato ittico non abbia fatto un’analisi economico finanziaria della situazione. Abbiamo già sviscerato il tema e non ci piace tornare sempre sugli stessi argomenti quando è stato già detto quasi tutto. Non condividiamo ovviamente la tesi del servizio pubblico che Berardi sostiene il quale si appiglia a questo per giustificare futuri finanziamenti per la gestione del servizio. Per definire vincente l’operazione del mercato ittico, prima aspettiamo che apra perchè sembra che ci siano problemi di liquidità e anche alcune defezioni dei pescatori, e dopo almeno tre anni di gestione, si potrà dare un giudizio obiettivo!
Poi il buon Berardi liquida come inutile polemica l’affitto del mercato ittico (1.550 euro all’anno) bene! A parte che il prezzo è stato determinato dall’amministrazione e non certo dalla cooperativa, provi Berardi a metterlo a confronto con chi paga tra i 3000 euro e i 6000 euro all’anno per mettere i tavolini dei bar sul suolo pubblico…… contro una struttura costata circa un milione di euro completa di ogni attrezzatura…. e vediamo se la cosa gli sembra equa! e poi lo vada a dire ai gestori di quelle attività.
Il consigliere Berardi dovrebbe sapere che un uomo politico dovrebbe occuparsi di tutte le categorie economiche della sua città e non soltanto del comparto della pesca, ma forse i pescatori per Berardi sono soltanto un ascensore politico per scalare qualche posizione. Alla peggio sentirsi importante e considerato con spregio dei soldi pubblici che sono sintomo di una ben precisa cultura.
I suoi giudizi sui collaboratori di questo giornale on line ( e non blog o social bisogna che qualcuno si faccia una cultura sui nuovi mezzi di comunicazione) sono stavolta davvero “di basso profilo politico” per usare un suo termine. Lui si permette di dare pagelle a collaboratori laureati competenti nelle materie che trattano, fra l’altro tutti “arrivati da tempo” e che hanno solo il gusto di dire la loro senza farsi filtrare dagli organi di stampa e non dovendo vivere degli emolumenti comunali. Sono persone che non hanno bisogno di visibilità perché sono naturalmente visibili per cultura e intelletto. Quindi il Berardi farebbe bene a darsi una calmata.
Tra i collaboratori dello staff di BelligeaNews nessuno aspira a ruoli istituzionali… Competenza e Autorevolezza non derivano dall’occupazione di una sedia, quindi si tranquillizzi da parte nostra non c’è concorrenza! Sappia che l’anomalia che chi ha il potere insulta chi non ce l’ha è tutta di questa legislatura della nostra città ed è bene che si ritorni alla normalità democratica: diritto di critica per chiunque e voce anche all’opposizione.
Ci vorrebbe una classe politica che prima d’ogni altra cosa pensasse al bene della città, e non a giochi di potere, campagne elettorali, interessi economici particolari o alla semplice occupazione della sedia, ci vorrebbe un dialogo democratico dove gli attori si rispettino nella totale trasparenza.
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