L’Editoriale: Renzi il nuovo enfant prodige quanti danni farà?

renzi3Che renzi non mi piaccia l’ho dichiarato da tempo, il fatto che abbia vinto le primarie con il 68% non cambia la mia valutazione.

«la capacità dialettica di Renzi è eccezionale. La banalizzazione elevata ad arte, la complessità ridotta a battuta. È un grande incantatore. Ha vent‘anni assicurati», questa frase scritta da Onide Donati sul Web mi trova completamente d’accordo.

E proprio da questa frase si può evincere quanto “l’astrattore” neologismo che inquadra perfettamente Renzi – Astro nascente e attore di professione – possa sembrare il nuovo ma non lo è, cambia il linguaggio, l’atteggiamento mediatico, ma sembra politica di uno stampo più vecchia, di quella che professava la classe dirigente del suo partito che ha voluto mandare a casa, ma prendendo una parte dei vecchi dirigenti.

Anche se Tony Blair lo definisce un vero riformista ma dove veda tutto questo riformismo non lo so, siamo solo alle parole, scontate e banali, di cose davvero strategiche non vè l’ombra, anche la presentazione della sua squadra di lavoro, fatta con voluto effetto effervescente per velocità, può entusiasmare solo i suoi innamorati, la cosa era decisa da tempo, e comunque non avranno una vera incidenza sulla politica italiana.

Renzi dimentica che ha vinto solo le primarie del Pd, lo hanno votato 2 milioni di persone, lui rappresenta per adesso solo quelli che lo hanno votato, non altro! convincere almeno 12 milioni di persone a votarlo sarà molto più complicato e difficile – se alle elezioni stesse sotto i 12 milioni di preferenze renzi non avrebbe portato niente in più al Pd -, potrebbe anche riuscirci per carità in Italia siamo famosi nel sceglierci dittatori ventennali che poi fanno disastri.

I disastri ecco il punto, passare dal disastro belusconiano al mezzo disatro probabile di Renzi sarebbe già un successo! Sperando che non duri 20 anni poichè presentandosi come rottamatore, innovatore, rinnovatore dovrebbe per coerenza ritirarsi a vita privata tra una decina di anni al massimo.

Dare degli ultimatum a Letta è presuntuoso, Renzi se vuol dettare l’agenda senza tener conto dei necessari equilibri sempre problematici in politica, se ne deve assumere la responsabilità! ma è in grado di farlo? forti dubbi! quando si deve passare dal palcoscenico ai fatti concreti l’impresa è ardua Grillo docet.

E’ indubbiamente il suo momento, ma non sembra che in lui alberghi la profondità del pensiero, siamo alla politica spicciola a effetto, piccoli cabotaggi che non cambiano la realtà Italiana, e lo si notare dal fatto che mantenga la carica di sindaco, un doppio ruolo cui dovrebbe rinunciare, che sia il suo paracadute? ma forse Renzi non conosce bene la storia tutti quelli che hanno voluto il doppio ruolo sono finiti maluccio.

L’unico punto a suo favore è quello che far peggio di Berlusconi è davvero difficile! si presenta come il salvatore della patria….. ma ahimè nessuno ci è mai riuscito.

Happy Days era solo un telefilm!


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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