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Pasquetta alternativa, solo 30 minuti di auto a due passi da Bormio: cavalli, carrozze e cibo delizioso

Pasquetta alternativa (depositphotos) - belligea.it
Pasquetta alternativa (depositphotos) – belligea.it

Si avvicina la festività di Pasqua e con essa anche il lunedì di Pasquetta: ecco come trascorrerlo in modo pazzesco.

Quest’anno la Pasqua cadrà proprio il 31 marzo, e tutti siamo pronti a rispolverare le ricette della nonna e a metterci in cucina per preparare i piatti della tradizione e ancora una volta riunire la famiglia attorno a un tavolo mangiando e ridendo con tanta convivialità e tanto amore.

Per chi crede, la Pasqua è una festività religiosa davvero importante, mentre per le persone laiche rappresenta comunque una occasione per manifestare l’affetto verso i propri cari e riunirsi analogamente a come si usa fare a Natale.

Lo sappiamo, dopo la Pasqua c’è il lunedì festivo di Pasquetta, una giornata che speso si passa assieme agli amici e non di rado si organizza un bel barbecue o una scampagnata con tovaglia a quadri e panini imbottiti.

Quest’anno, però, c’è un modo diverso di trascorrerla: si tratta di una celebrazione che ha qualcosa di magico e permette di tornare bambini per un giorno, vediamo dove si svolge e come arrivarci.

Una Pasquetta memorabile

Quest’anno Vanity Fair ha scelto di fare un elenco di luoghi in cui poter trascorrere una meravigliosa Pasquetta in dei luoghi davvero fantastici.

Nel pieno rispetto della tradizione della gita fuori porta, la rivista pubblica 10 mete “vicine”, dipende ovviamente dal punto di vista, ma si trovano tutte in Italia: a partire dall’Abruzzo fino alle processioni pasquali della meravigliosa Sardegna. Una di queste è una meta davvero imperdibile: parliamo del Bormio.

Bormio (depositphotos) - belligea.it
Bormio (depositphotos) – belligea.it

Pasquetta tra le Dolomiti

A Bormio la tradizione della Pasqua prevede i cosiddetti Pasquali, una manifestazione antica che prevede la celebrazione di tradizioni e storie contadine. Dalle 10 in poi i Pasqualisti portano a spalla icone a tema religioso molto grandi, che sono delle opere mastodontiche di falegnameria realizzate proprio dalle persone autoctone nel corso dei mesi invernali in preparazione di questo grande giorno.

Ad aprire la sfilata prima dei Pasquali c’è la banda, seguita dalle carrozze con i cavalli, seguiti a loro volta da donne, anziani e bambini con indosso abiti tradizionali, che portano fiori e prodotti artigianali con sé. Infine, i Pasquali sono soggetti a un giudizio da parte di una giuria che li valuta in base a diversi criteri: si procede poi alla premiazione del più bello della celebrazione.