Allarme balneazione a Bellaria: divieti temporanei in due tratti
Il monitoraggio Arpae rileva Escherichia coli oltre i limiti a Foce Vena e alla foce Uso: stop ai bagni fino al miglioramento
Il 30 giugno Arpae ha analizzato 98 punti lungo la Riviera emiliano-romagnola e ha rilevato acque non conformi in cinque località, di cui due proprio lungo la costa di Bellaria-Igea Marina. Si tratta di Foce Vena 2 e del tratto 100 metri a nord della foce del fiume Uso. I valori di Escherichia coli superano la soglia consentita, con conseguenti ordinanze sindacali che vietano la balneazione in queste zone.
Cosa prevede il monitoraggio e le zone off-limits
Il campionamento, svolto come da calendario stagionale, ha riscontrato parametri nella norma in 93 punti della costa . Tuttavia, due aree vicino a Bellaria risultano contaminate da E. coli: Foce Vena 2 e Foce Uso (100 m a nord). Le autorità locali hanno già emesso divieti: i bagni sono proibiti fino a quando nuovi controlli, programmati già da martedì 1° luglio, non confermeranno la ripresa della conformità.
Quando si potrà tornare a fare il bagno
In genere, il superamento dei parametri è un fenomeno temporaneo, spesso collegato a piogge, scarichi o flussi nei fiumi. Il prossimo monitoraggio sarà rapido: non appena i risultati torneranno dentro i limiti, i divieti saranno revocati . In attesa del responso, è sconsigliato immergersi o fare attività in acqua in questi due tratti.
Il litorale di Bellaria è per ora sicuro per la maggioranza dei bagnanti, ma in due zone particolari è stato imposto il divieto per garantire la tutela della salute. Consultare plance informative comunali e bollettini Arpae è fondamentale prima di tuffarsi.