L’IMPOSSIBILITÀ DI ESSERE NORMALE

Dalla marcia su Roma ai nostri giorni, la condizione dell’Italia è l’impossibilità di essere “normale”.

Non c’è mai stato un governo diverso dal precedente che non abbia tentato, riuscendoci o meno e in virtù delle diverse ideologie, di cambiare a proprio favore le politiche che lo hanno preceduto. Soprattutto a causa della perenne campagna elettorale italiana. Tutto è sempre stato fatto con l’unico scopo di restare al potere e mai per il bene della Nazione. Tutto viene cancellato senza guardare in faccia nessuno, anche se ci sono cose fatte con pragmatismo – poche a dir la verità – e non dal mero colore politico.

Com’era facilmente prevedibile il governo Meloni sta prendendo la stessa piega. Meloni, dal canto suo, ha alcuni tratti che l’hanno resa vincente alle scorse elezioni: è donna, è giovane e teoricamente rappresenta il nuovo. Al tempo stesso ha fatto molte promesse che, almeno per ora, non può mantenere. L’unica promessa che ha mantenuto, è il ridimensionare pesantemente il reddito di cittadinanza.

Durante la campagna elettorale ha più volte dichiarato che erano pronti a governare. Con una dichiarazione del genere ci si aspettava che il Governo e i suoi ministri fossero stati decisi per tempo. Invece hanno quasi litigato. Anche tutte le scelte politiche e la legge di bilancio avrebbero dovuto essere già pronte, e invece no! Erano pronti a governare cosa? La caccia ai cinghiali?

L’impreparazione è palese, l’incompetenza anche, navigano a vista come, del resto, la maggioranza dei governi precedenti. Quello che dà fastidio è quel “capiamo tutto noi…”

Quel cercare di tenersi buono il ceto medio pesando sui ceti più bassi fa venire i brividi. Se poi pensiamo all’inserimento nella legge di bilancio del provvedimento sui cinghiali, siamo al mistero buffo.

Di buono c’è che Meloni si è resa conto che governare non è stare all’opposizione. Lei all’opposizione parlava di togliere le accise sulla benzina, che il Pos era una moneta privata; lasciamo perdere. Ancora non ha capito che un governo non si giudica dai provvedimenti economici, ma dalle scelte sui diritti, che non riguardano solo le minoranze, ma anche le maggioranze, tipo i pensionati al minimo. Sfido chiunque a vivere con 525,00 euro al mese, una vergogna di cui ci macchiamo da troppo tempo.

Cara Meloni, si spera che davvero Lei riesca a governare ponendo rimedio ai gravi problemi che ci affliggono da sempre. Lasci perdere le visioni politiche di basso livello, ma assai popolari, di quella destra di altrettanto basso livello che la circonda.


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

1 Commento su "L’IMPOSSIBILITÀ DI ESSERE NORMALE"

  1. Picconatore | 02/01/2023 at 21:47 | Rispondi

    Bravo…! centro…! come dire: la volpe cambia il pelo, ma non il vizio.

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