Al capezzale

E così alla corsa per la prima poltrona dell’Arengo partecipa un bellariese (o bordonchiese). Anzi, a rappresentare il centrodestra alle elezioni comunali di Rimini è addirittura il nostro ex sindaco.

Un “in bocca al lupo non si nega a nessuno” ma ci riesce veramente difficile capire quale misteriosa motivazione abbia spinto la compagine salviniana, con Forza Italia passivamente a rimorchio, ad accettare un candidato bellariese (Ceccarelli), imposto da un forlivese (Morrone), mettendo a capolista un sammaurese (Baldinini).

Già in base alla provenienza, senza cadere in esterofilia, ci sarebbe molto da dire: ma come, a Rimini i leghisti e i forzisti non sono riusciti a trovare una persona valida a rappresentarli?

In questi giorni sta aleggiando un sospetto: non sarà che, dopo il ciclone Gnassi, nessuno se l’è sentita di entrare in gioco?

D’altronde che Enzo Ceccarelli non sia stato un sindaco splendente lo si sapeva anche oltre la via Tolemaide. In dieci anni di guida del Comune di Bellaria Igea Marina viene ricordato per tutto ciò che non ha fatto, fatta eccezione per due chicche: la distruzione di un’importante area del polmone verde di Bellaria centro per ricavare il posto auto per qualche decina di alberghi e lo smantellamento del monumento alla Resistenza realizzato dallo scomparso Poiaghi (artista riminese di adozione). E oggi Ceccarelli dice la sua sul Fellini Museum. Per restare in ambito cinematografico: ma mi faccia il piacere!

Niente da fare, nonostante i nostri sforzi, siamo sempre più convinti: con la sua sfrenata ambizione Ceccarelli ha tolto le castagne dal fuoco ai riminesi di centrodestra.

Mi sovviene alla mente un vecchio aneddoto che circolava nell’ambiente di sinistra anni fa. Un vecchio comunista chiama i figli al capezzale quando sente che ormai gli resta poco da vivere. Dopo infinite disposizioni e raccomandazioni (la vigna, la cavalla, ecc.) chiede la tessera della Democrazia Cristiana. I figli, increduli, gli chiedono: perché ba’, sei sempre stato un comunista sfegatato! E il vecchio con calma serafica: meglio che muoia uno di loro.


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Snoopy

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