Vista corta e mano pesante

Ci imbattiamo tutti i santi giorni in situazioni che non riusciamo a capire. A volte ci sembra che siano semplicemente il risultato di poca attenzione; altre ci inducono a pensare che ci sia una consapevole paraculaggine. Della serie: ci sei o ci fai?

Noi, lo confessiamo, non riusciamo a capire come si fa a restare in ambito politically correct di fronte ad una maggioranza politica che fa e disfa a proprio piacimento senza una minima idea di cosa sia la pianificazione strategica. Ma così è.

Il maggior partito d’opposizione, la Lista Bucci, si esibisce in consiglio comunale (Gabriele non è certamente a corto di dialettica) ma poi non si vede sul territorio; Bucci stesso ama dedicare più tempo alle sue rispettabili goliardate di “Don Rigoberto” piuttosto che alle vicende politiche del palazzo.

Il PD, rappresentato dal solo e volenteroso giovane Andrea Silvagni, sta dando segni di ripresa ma qualche comunicato non cambia di molto la situazione. Sì, c’è il Covid; sì, non è un problema solo locale. Ma l’unica comunicazione incisiva che passa fra la gente è quella del potere costituito, dentro e fuori il palazzo.

Non riusciamo a capire se è più giusto scandalizzarsi per quanto questa amministrazione sta facendo e non sta facendo o, invece, per quanta poca forza e convinzione emerga dall’opposizione.

Eppure non è difficile metterle tutte in fila: ciò di cui è stata capace questa amministrazione (e quelle dei compari che l’hanno preceduta) è asfaltare. Asfaltare tutto, dalla Borgata Vecchia all’incrocio di via Pascoli-Panzini, dal viale Pinzon al viale Colombo: l’importante è cancellare quello che hanno fatto quelli di prima. Ma vi rendete conto che sono fior di quattrini? O meglio, milioni di euro (dei cittadini) buttati al vento per dimostrare che noi sì che siamo vicini ai cittadini, noi facciamo passare le auto avanti e indietro, buttiamo in un magazzino le opere d’arte che non piacciono al popolo, coliamo l’asfalto sul pavè e liberiamo le piazze dalle aiuole che tanti problemi ci danno in termini di manutenzione. E sulle piste ciclabili che avete fatto voi ci mettiamo i fittoni dissuasori che non solo impediscono ai disabili di passare, ma dissuadono anche gli altri. Come dire: le piste ciclopedonali ormai ci sono, noi cerchiamo solo di renderle inutili.

E sulla scuola? Dell’unificazione dei due istituti, dice il sindaco, se ne potrà parlare nel 2025. E nel frattempo? Facciamo una scuola in quel buco dell’ex tennis di Bellaria?

Questa, cara opposizione civica e di sinistra, è una maggioranza politica che non va sottovalutata. Tende ad evitare qualsiasi scelta strategica, soprattutto quelle più coraggiose, non solo perché non ne ha la capacità, ma perché gli sta bene così, perché così sta bene al suo elettorato più fedele. Questo centrodestra, con Forza Italia che ruba spazio alla Lega sul suo terreno, riesce a riproporre il suo ex segretario Rocco Berardi alla guida della rinnovata gestione sociale della scuola: Comitato Genitori (vecchia creatura nel nostro Rocco) e Pro Loco (nuova creatura made in Rocco) creano il Piedibus con gli amministratori comunali che implorano i genitori a mandare i propri figli a popolare le cordate dei nuovi angeli.

L’argomento, lo sappiamo, è scivoloso perché parliamo di volontariato; come dire: scherza coi fanti ma lascia stare i santi. Ma è volontariato anche la politica e, quando non è fatta per interesse personale, ha lo stesso diritto di denunciare la strumentalizzazione dell’associazionismo nato ‘pro domo sua’.

E allora c’è poco da scherzare. La capacità di questa maggioranza politica è di gran lunga superiore a quella che sta dimostrando l’opposizione. Certo è più facile quando si è al governo; certo è più facile quando si fa del populismo invece di assumersi la responsabilità di scelte strategiche. Ma a ben vedere chi svolge la funzione di amplificazione dell’immagine del palazzo è un gruppo molto ristretto che, però, è molto attivo sui social, soprattutto su due o tre gruppi Facebook.

Non sarebbe davvero impossibile parlare a quella parte della città che ha voglia di ragionare e, nonostante tutto, è una parte di città che ancora esiste e forse non è così piccola come si potrebbe pensare. Sicuramente non aspetta altro che un messaggio di speranza.

P.S.:

È stato pubblicato uno spot del sindaco Filippo Giorgetti su un canale web. Parla, neanche tanto male, delle opere in corso (lungomare Cagnona e Piazza Don Minzoni). Non abbiamo capito, sinceramente, qual è lo scopo, visto che non ha valenza di promozione turistica e le elezioni sono ancora lontane. Ma ciò che non ci è sfuggito è che per buona parte del suo monologo ha dovuto scegliere come scenografia il Parco del Gelso. Buona scelta signor Sindaco. Buona scelta, in attesa che questa amministrazione riesca a mettere in cantiere qualcosa di importante.


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Snoopy

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