GP del Brasile – Circuito di Interlagos.

La Formula Uno-ia 2015 si avvicina al suo scontato finale: la passerella, che altro non sarà, di Abu Dhabi laddove alla fine, tra strette di mano, abbracci, pacche sulle spalle, auguri e arrivederci ( ma meditando propositi di riscatto ) ciascuno rientrerà alla sua factory ( meno Lotus ). Il circuito che ci aveva regalato nel passato gare appassionanti, oggi è vissuto d’un paio di sorpassi ( il solito Verstappen, che spero sia già sotto contratto Ferrari ) e del solito carosello di cambi gomme, da 3 a 4, unico modo per cercare di smuovere le acque stagnanti di Interlagos.

Neanche Lewis ci ha provato più di tanto e quando ha veduto il buco ( più che un blister ) sulla sua ruota anteriore sinistra ha capito che far valere i due-tre decimi che aveva su Nico era troppo rischioso e poi il muretto ha pensato bene di portare entrambe le vetture sulle quattro soste sia per tenere lontano la prima delle due Ferrari sia per controllare meglio i suoi due piloti.

Tredicesimo podio per Vettel e finalmente con Kimi alle sue spalle, anche se un pò… attardato. Ora vedremo al prossimo GP se Nico ha veramente ritrovato fiducia e se le due pause di Lewis sono attribuibili al mondiale già vinto e a qualche bagordo di troppo ( affari suoi, non certo nostri ) ma penso che avranno entrambi le briglie sciolte come mi auspico un certo rilassamento della squadra teutonica ai box. Si va via dal Brasile con la certezza che la Scuderia è veramente la seconda forza e la distanza dalle Mercedes è veramente ridotta: i primi quattro hanno doppiato tutti e non è poco, soprattutto pensando agli anni scorsi, quando in finale di stagione le Rosse andavano in calando. ( massimo scalzo )

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Massimo Scalzo

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