CITTA VIVA LISTA MOKA PER BELLARIA IGEA MARINA
Se la bellezza è mai passata in città è emigrata velocemente.
In diversi non hanno ancora superato lo shock del monumento sparito e di riflesso volgono uno sguardo ironico alla dea, poi si guardano attorno e ci chiedono: “ …come mai riusciamo ad imbruttire il nostro paese sempre di più?”
Risposta difficile che proviamo a condividere con tutti.
Quello che è incomprensibile è come noi si riesca a fare sempre il peggio.
Se un parco si può normalmente circondare con una siepe, noi ci mettiamo una finta lamiera arrugginita, la stessa che usiamo per i fortini dei bidoni dei rifiuti.
Facciamo anche degli exploit: pur avendo a disposizione una piazzetta con la posta, altre attività, le case degli abitanti, in pieno centro, adibita a parcheggio, invece di renderla gradevole con piante, aiuole, verde, fontane e panchine, noi al centro, ne facciamo una discarica.
Tutti i bidoni dei rifiuti al centro circondati dalla solita lamiera: funzionale per le autostrade, senza manutenzione.
Certamente il lavoro degli addetti sarà più agevole ma per i cittadini sarebbe la stessa cosa trovarli sparsi agli angoli o all’ingresso di qualche via adiacente.
Pare che in questa come nelle precedenti amministrazioni, le priorità non vadano oltre al concetto di utile.
Serve chiudere il passaggio a livello della casa Rossa? Chiudiamolo, lo abbiamo già chiuso, tanto valeva chiudere quasi anche la casa.
Non a caso il bando “ al fine di valorizzare e incrementare la frequentazione di un sito che rappresenta un Unicum…” tentato dall’amministrazione, di affidamento delle pertinenze come piccola ristorazione, è andato deserto per il secondo anno consecutivo.
Errare è umano e comprensibile ma noi siamo una delle poche cittadine della costa che, per ciò che riguarda il contesto del quotidiano, se può presentarsi peggio di quello che è realmente, lo fa.
A Pasqua chi è arrivato in auto dalla litoranea, a Beky Bay avrà pensato ad uno tsunami, la stessa cosa per i turisti che si sono avventurati via spiaggia.
In tutta la città non si può dire che manchi una compilation d’illuminazione, che pur funziona.
L’ultima campionatura di lampioni, in via Torre: un tipo lato monte, un altro lato mare e un terzo nelle vie laterali e sempre nei pressi è sicuramente divertente seguire le righe rosse, blu, arancio; peccato che tra divieti d’accesso e guide in ferro non sia ben chiaro a cosa servano, perché i pedoni non ci passano e le biciclette neppure.
Tralasciamo temi così triti che vanno da una fioritura di banali oleandri alle entrate in città dalla nuova statale alle zone depresse: da piazza Marcianò alle colonie, perchè evidentemente non interessano a nessuno nonostante se ne parli da decenni.
Eppure tutti vorremmo una città piacevole…o no?!
Una risposta allora potrebbe essere che siamo così presi dai progetti “ importanti” che per la normalità del quotidiano scegliamo sempre, quando andiamo bene, l’utile, quello più immediato e senza manutenzione.
Forse non ce ne siamo mai resi conto o abbiamo dimenticato che la principale attrattiva di una località turistica è costituita dalla gente che ci vive.
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