F1: GP di Malesia – Sepang

Non c’è molto da dire su questa gara di per sè – se non su episodi marginali – ma ci sarebbe molto da discutere su questa noiosa FormulaUnoEnergy che non esalta le capacità del pilota se il CS ( computer-setting ) non è messo a punto per il circuito. I soliti noti riescono a metterci qualcosa in più, ma parliamo di sei o sette piloti tra cui metterei Bottas ( e si sta avverando quando dissi che sir Frank dovrà purtroppo prendere una decisione sulla 1a guida ). La Ferrari ha una buona macchina e gestire al meglio il controllo computerizzato delle due PU elettriche non richiederà molto tempo, non si tratta di rifare l’autotealio dopotutto, o capire come funziona quello alieno della RBR. La Règie ha dimostrato che passare dai box, dove risiedevano in pianta stabile nelle prove, alla seconda fila, è bastato un mese scarso. Positivo, finalmente, l’atteggiamento di Fernando nonostante il regalo di Ricciardo ( ma che ne dite di Hulkenberg? Io gli dico grazie… ) e dato che ne sa più di noi tutti, è evidente che conosce le potenzialità per ora frenate della F14. Kimi continua a soffrire del suo solito periodo di adattamento, condito con un po’ di sfortuna, e dà anche la sensazione che questo tipo di monoposto non siano di suo gradimento, nel senso che non gli piace essere comandato da un computer specie quando si ritrova dietro e deve attaccare. Le Mercedes vanno forte, le loro unità elettriche danno il massimo quando serve, quindi possono risparmiare l’unità termica che ritengo leggermente inferiore a quella della Ferrari, ma purtroppo il campionato si gioca con l’Ers ( MGU-H+MGU-K ). Noto però che le loro gomme ( anche quelle della RB10 ) a fine gara non avevano un bell’aspetto e quando si correrà veramente al caldo potrebbero avere dei problemi perchè la coppia elettrica non si può gestire e la potenza arriva tutta insieme. Mi sembrano infine determinanti la partenza e il primo giro: le posizioni non cambiano, salvo rotture o imprevisti fino alla fine. Rosberg infatti ha dichiarato di non riuscire a capire perchè la sua macchina non tenesse il passo di quella di Hamilton.

Certo due gare sono poche per quantizzare i distacchi in secondi, soprattutto adesso che la differenza la fanno Hers+Kers e come viene impostata la gara dagli ingegneri che gesticono le unità motrici ( PU ). La differenza tra Ferrari e Mercedes potrebbe essere di 1,5 sec. come di 0.5 sec. per via delle troppe variabili. L’unica costante resta Alonso sempre 4°… ok forse 5° ma quest’anno l’affidabilità va messa nel conto. Per quanto riguarda i telai, Rossa e AMG sembrano allo stesso livello ( il migliore resta sempre quello RB10 ) ma intanto aspettiamo da Maranello un’evoluzione aerodinamica della F14T che ancora non si vede.

Intanto l’AMG ha quasi rotto un V6 a Melbourne e la loro superiorità è nei motori elettrici. La Ferrari non è partita bene nonostante ci avessero illuso con dei particolari interessanti, ma quest’anno si recupera in fretta e se l’Energy ( Renault ) riesce a funzionare bene, la Mercedes potrebbe risvegliarsi bruscamente da un bel sogno: il biondino teutonico non guarda in faccia nessuno. Ma la cartina di tornasole è in fondo il “principe delle Asturie” che sta svolgendo molto tranquillamente il suo compito. Quale compito? Portare più punti possibile mentre a Maranello si pone rimedio alla gestione precedente l’assunzione di Allison. Ho detto durante le prove in Bahrein di non fasciarci la testa prima di essercela rotta: direi che è anche troppo presto per andare a comperare le bende.

 Gran Premio della Malesia 2014:
1. Lewis Hamilton (Mercedes AMG)
2. Nico Rosberg (Mercedes AMG)
3. Sebastian Vettel (Red Bull Renault)
4. Fernando Alonso (Ferrari)
5. Nico Hulkenberg (Force India Mercedes)
6. Jenson Button (McLaren Mercedes)
7. Felipe Massa (Williams Mercedes)
8. Valtteri Bottas (Williams Mercedes)
9. Kevin Magnussen (McLaren Mercedes)
10. Daniil Kvyat (Toro Rosso


RIPRODUZIONE VIETATA © BELLIGEA.IT

Massimo Scalzo

su "F1: GP di Malesia – Sepang"

Lascia un commento

il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.