Immigrazione Clandestina 1.

La vittoria del sondaggio per l’abrogazione del reato di immigrazione clandestina promosso dal blog di Beppe Grillo ( che ha parere vincolante sul voto che il Gruppo Parlamentare M5S del Senato dovrà esprimere domani sul reato ), offre lo spunto per alcune riflessioni.

In primo luogo spieghiamo di cosa parliamo. L’immigrazione illegale è un fenomeno di cui sono oggetto generalmente i Paesi più ricchi, seguendo rotte e modalità di trasporto svariate. Tali spostamenti vengono definiti irregolari se avvengono senza la necessaria documentazione e per altro di frequente coinvolgono trafficanti di esseri umani, talvolta costituiti in vere e proprie organizzazioni criminali dirette al loro sfruttamento. Le persone che si muovono in questa maniera spesso mettono a rischio la propria vita, sono obbligate a viaggiare in condizioni disumane e possono essere oggetto di sfruttamento e abuso.

Da un punto di vista politico l’immigrazione clandestina va a toccare una serie di grandi questioni sociali quali: l’economia, lo stato sociale, l’istruzione, l’assistenza sanitaria, la schiavitù, la prostituzione, le protezioni giuridiche, il diritto di voto, i servizi pubblici, e i diritti umani.

Nell’agosto del 2009 anche in Italia è entrato in vigore il reato di immigrazione ( e soggiorno illegale ) reato già previsto in ordinamenti giuridici di altri stati europei quali ad esempio Gran Bretagna, Francia e Germania, seppure con alcune sostanziali differenze: una differenza si riscontra, per esempio, nel fatto che negli ordinamenti francese e britannico non esiste l’obbligatorietà dell’azione penale, prevista, invece, in Italia. Tale reato, molto discusso, apre a un processo anche se vige sempre la possibilità di espulsione immediata (molto spesso intimata formalmente, ma scarsamente posta in pratica a causa dell’elevato costo della sua esecuzione e della scarsità delle relative risorse a disposizione).
Quindi siamo di fronte a una norma anticostituzionale ( sentenza 78/2007 ), priva di fondamento giustificativo e la sua introduzione aggrava l’inefficienza del sistema penale (e dei giudici di pace), senza produrre reale utilità sociale.


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Massimo Scalzo

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