Bellaria Igea Marina, la ciclabile di via Garibaldi.

comuneE torniamo a parlare della pista ciclabile di via Garibaldi.

I cantieri per la nuova pista ciclabile di via Garibaldi non sono ancora partiti. Ma non dovevano partire proprio in questi giorni?

Nel consiglio di quartiere Bordonchio, venerdì sera, si è discusso di questo ritardo, chissa perchè i lavori pubblici sono sempre in ritardo e mai in anticipo.

Ma il Comune ha dato rassicurazioni: «Partiremo entro l’inizio della prossima primavera e non ci saranno espropri». Sembra infatti che, per la realizzazione della grande opera (del costo complessivo di 1,5 milioni di euro), l’Amministrazione abbia trovato dopo mesi un accordo con gli oltre 25 residenti presenti lungo la strada. «Ai privati – dice il presidente di quartiere, Pierluigi Cricca — non verrà tolto nulla. I ritardi dei cantieri sono dovuti proprio a questo. Al raggiungere un accordo. Si seguirà la linea iniziale: dall’intersezione con via Castellabate in direzione via Dei Mille poi verso il mare, zona Rio Pircio per arrivare alla rotatoria finale». I residenti sono ancora un po’ titubanti, «ma dobbiamo accettare quello che dice il Comune. Hanno agito senza chiedere prima il nostro parere. Ora ci dovremo adeguare. Siamo felici che arrivi una pista ciclabile, ci mancherebbe, però molti dovranno pagarsi da soli le recinzioni e avremo la pista a pochi metri dall’ingresso di casa. Forse era meglio spostare la pista da una sola parte e rendere la strada a senso unico». I dubbi riguardano anche la viabilità. Soprattutto per l’alta velocità. Ma Cricca afferma: «L’Amministrazione ha assicurato che verranno inseriti tre grandi dossi con passaggi pedonali. Il traffico rallenterà. Al momento la proposta di inserire delle rotatorie è stata accantonata. Ma non è detto che in futuro non possa essere di nuovo presa in considerazione. Stessa cosa per il senso unico: se ci fossero problemi il progetto verrà rivisto».

Questa la linea uffciale, ma…. tre dossi per due chilometri sembrano un po pochi tanto per cominciare, il resto sembra piu un progetto alla speraindio, non hanno ancora capito che effetti avrà l’ntervento sul traffico della zona? Andiamo bene!!! quindi prima fanno le prove sulla pelle e coi soldi dei cittadini, poi se va male cambiano spendendo altri soldi? ma la cosa più sorprendente è che nessun parere è stato chiesto ai residenti, è arrivato il solito tecnico capisco tutto io e ne vuol sapere piu di chi ci abita da anni…..complimenti all’emerito capiscione.

E’ cambiato talmente tante volte questa pista ciclabile da dover chiedere consulenze internazionali….. la verità è che questa pista nasce dai finanziamenti della comunità europea, si fa per questo motivo, non con l’intento di migliorare la sicurezza, perchè se l’intento fosse quello di migliorare la sicurezza, allora la prima pista ciclabile da fare sarebbe quella da l’ultima rotonda di Igea al ponte sull’Uso sulla veccchia statale, zona ad altissimo traffico senza nessun marciapoede o altro, ma dopo che questa testata ha sollecitato il sindaco sulla questione, lo stesso a si convocato i residenti ma poi si ben guardato di far sapere qualcosa alla città.

Perchè? la scusa del ponte nuovo da fare non regge o meglio puo giustificarsi per 50 metri ma il resto si può fare e iniziare il progetto, ma forse tengono l’annuncio per la campagna elettorale, intanto il pericolo c’è ed è costante, nemmeno un piccolo rallentatore, una striscia pedonale…..sembra la via crucis del paese….a quando le prossime scuse?

Giuseppe Bartolucci


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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