se un caimano chiama e un Violante risponde.

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Berlusconi prima prova a spaventare le sue vittime, poi fa il caimano, appunto: sta fermo e acquattato nell’ombra ad aspettare il primo boccone.

solo Violante poteva cascarci, vero?

ma tanto sappiamo tutti come andrà a finire…

ora, che Violante dica che, se Berlusconi ha delle questioni serie da sollevare nella Giunta per le elezioni del Senato, verranno esaminate con la cura che meritano, è solo buona creanza istituzionale e non mi scandalizza affatto.

quello che mi pare inconcepibile è che Violante dica che si deve chiedere alla Corte Costituzionale se la decadenza da senatore a seguito della condanna a 4 anni ha carattere di una pena giudiziaria oppure no; Violante è anche un giudice e mi pare chiaro che, se la norma avesse carattere giudiziario e non politico, verrebbe attribuita dai Tribunali e non sarebbe verificata in un organo politico come il Parlamento.

un conto è l’interdizione dai pubblici uffici, infatti, che fa parte della pena attribuita dal Tribunale secondo criteri giudiziari, una cosa diversa è l’applicazione dell’art. 55 della Costituzione e della legge conseguente che ha fissato i requisiti di eleggibilità e di permanenza nella carica.

e siccome Violante è un ex-giudice, questa sua evidente tendenziosità a favore di Berlusconi non fa bene alla magistratura: vuoi vedere che ci convince che è davvero politicizzata?

(amara battuta).

ma poi chi dovrebbe farlo questo ricorso alla Corte Costituzionale contro la Legge Severino?

la questione stanno cercando di farla apparire complicata, per confondere le acque, ma non è tanto complicata.

l’ordinamento italiano non consente (a differenza di quello tedesco) a soggetti extraistituzionali di ricorrere alla Corte Costituzionale.

ma il parlamento non può ricorrere contro una legge che ha fatto lui stesso: siamo al grottesco.

se poi fosse convinto che è incostituzionale, non deve chiedere a nessuno, basta che la modifichi o la cancelli addirittura; anzi, questo sarebbe un suo preciso dovere.

e poi vada a spiegare al popolo che lo ha eletto che ritiene incostituzionale che un condannato per un reato volontario a più di due anni di carcere può sedere legittimamente in parlamento.

ricordo da ultimo che l’approvazione di ogni legge è preceduta al parlamento da un giudizio di costituzionalità; quindi il Parlamento dovrebbe smentire se stesso. sì, ma è cambiata la maggioranza. e a voi pare possibile che un Parlamento a prevalenza democratica impugni una legge anticorruzione approvata dal precedente parlamento dominato da Berlusconi, perché la giudica troppo severa?

potrebbe ricorrere il governo, questo sì: ma per la convinzione che la legge sia davvero incostituzionale; e voglio vederli davanti all’opinione pubblica…

ma se il Partito Democratico per bocca di Violante appare via via avvicinarsi a quello stato confusionale che per lui è abituale e che l’astuto caimano sta cercando di provocare, chi ha le idee chiare sono invece gli speculatori e il mondo della finanza, che a Berlusconi gliel’hanno mandata a dire, come nel novembre 2011.

allora Berlusconi si dimise, senza passare per il Parlamento, non per gli appelli alla responsabilità di Napolitano, come vuole farci credere, ma per un evidente ricatto economico, che consistette in un pesante crollo in borsa delle azioni Mediaset.

in seguito lui farfugliò di sporca manovra tedesca, più o meno; e credo anche che ci abbia azzeccato, almeno in parte;  il crollo in borsa di stamattina delle azioni Mediaset dimostra però che quelle forze, in grado di prenderlo per il collo quando vogliono, sono ancora potenti e decise a toglierlo di mezzo.

in questo caso Obama non deve neppure minacciare l’intervento militare: c’è qualcuno che sta facendo il lavoro sporco per lui.

stamattina, a borsa aperta (anche la sua ), il caimano ha perso 150 milioni di euro (scusatemi, ma sono di quella generazione che ogni tanto deve ancora tradurre: 300 miliardi di vecchie lire): quasi la metà di quello che ha sottratto al fisco e alla società italiana, e per cui è stato condannato.

l’appoggio al governo Letta ha più che raddoppiato il valore delle azioni Mediaset dall’inizio dell’anno: pensate quanto è redditizio per lui tornare al governo o nelle vicinanze, anche senza fare altro; e stamattina Berlusconi ha perso circa un decimo di quel che aveva guadagnato in otto mesi di elezioni quasi vinte e di appoggio a questo governo ectoplasma…

e voi pensate che resisterà ancora? voi credete che voglia davvero far cadere il governo e distruggere la sua azienda e la sua ricchezza?

io credo proprio di no.

gli unici che sono sicuro che non resisteranno sono i Democratici, purtroppo…


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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