Il pericolo che viene dall’est.

di massimo scalzo

sugardaddy

Sembra un titolo da guerra fredda in stile anni settanta-ottanta, in realtà un recente fatto di cronaca  ha portato alla ribalta un fenomeno non si sa quanto diffuso ma presente nel nostro paese: quello dei molto anziani che sposano le loro giovani badanti russe, rumene, ungheresi, ecc. Certo qualcuno potrebbe dire che sono fatti loro, che almeno passano gli ultimi e si spera lunghi anni della loro vita felici e ben accuditi “rivivendo del lor buon tempo” cosa che alla fine sarebbe anche giusta se poi le giovani spose, al massimo quarantenni, non ereditassero beni, laddove esistono, e la reversibilità della pensione: e in genere questi arzilli ottuagenari non sono propriamente dei poverelli.

Preciso che non mi sto riferendo al caso di don Giulio Gatteri che ha lasciato ben ottocentomila euro alla propria badante: mi riferisco ad altri casi e sembrano che siano molti, casi in cui probabilmente i parenti diretti non si occupano bene del pensionato per vari e fors’anche giustificabili motivi. In questo nostro paese dove le spese dello Stato – non del governo che è altra cosa – sono del tutto fuori misura e sui giornali domina la cronaca nera e quella rosa, specie quella di un noto cavaliere, ma dove nulla da mesi si sa più dei due sottufficiali imprigionati arbitrariamente in India, dove si guarda preoccupati all’Egitto perchè saltano le settimane low-cost a Sharm e molti fatti importanti passano inosservati o sotto silenzio.

Stato che si finanzia anche con il gioco d’azzardo, salvo poi non riuscire a riscuotere 93 miliardi di euro di tasse non pagate dai vari gestori e inserire anche la ludopatia tra le malattie che vengono curate presso i SERT. Le uscite dello Stato sono del tutto fuori controllo e il controllo delle entrate va più spesso razzolando qualche centinaio di euro di multe su migliaia di contribuenti che hanno commesso un errore ( o il loro commercialista ) dato che fare un errore con Unico è più facile che bere un bicchiere d’acqua. Le badanti estere sono uno dei tanti fenomeni e fatti che accadono quasi in silenzio nel nostro paese, ma ve ne sono molti altri e tutti i politici, tutti, non ne parlano. E il signor Grillo, accolto quasi come un salvatore della patria ( il che mi ricorda un certo Di Pietro molti anni fa ) non è altro che un novello Catone Uticense che sempre difendeva il mos maiorum, le antiche tradizioni repubblicane, ma solo a parole, mai assumendo una sola responsabilità. Quando infine l’assunse, era ormai troppo tardi.


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Massimo Scalzo

8 Commenti su "Il pericolo che viene dall’est."

  1. Ciao Massimo, mi cfa piacere che convieni con me sul fatto che ogni persona abbia il sacrosanto diritto di spendere i propri soldi come meglio crede, quando è ancora nelle piene facoltà mentali.
    Una cosa che ho notato, leggendo il tuo post e, di seguito, la tua risposta al mio commento, è che ci tieni molto a mettere “l’accento” sulla diversità che passa tra “Stato” e “Governo”. Ma io mi porrei una domanda: siamo proprio sicuri che, per quanto sia vero che sono due cose diverse, siano in realtà poi così diverse?
    Che cos’è lo “Stato”? Lo “Stato” è un’entità, è un qualcosa composto da più di un elemento. lo “Stato” siamo NOI, lo “Stato” è il territorio su cui viviamo, è l’insieme di persone che lo GOVERNA e che CI Governano. Lo “Stato” non è nessuna di queste cose che io ho scritto, ma è L’INSIEME di queste cose!
    Il “Governo”, invece, è soltanto quest’ultima cosa; è, perciò, l’insieme delle persone che ci GOVERNANO. E se riflettiamo su questo, ci accorgiamo che il “Governo” è, quindi, una parte integrante e imprescindibile dello, e dallo Stato!
    E allora… siamo sicuri di tutta questa diversità? Per come la vedo io una diversità c’è, ma che va perfettamente a braccetto col suo “diverso”. Detto questo, il sistema sulla pensione di reversibilità dovrebbe forse essere rivisto, ma in che modo? E per quale motivo?
    Tu poni come problema quello che esponi nel post, tant’è che mi dici che bisognerebbe rivederla “alla luce di questa nuova situazione”.
    Ma qui, in questo modo, siamo da capo a dodici!
    Non hai mai pensato – e senza alcuna offesa, credimi – che magari il problema di fondo che tu ti poni, trovi le sue radici in una visione vagamente razzista del problema? E che non è tanto il vecchietto che spende i suoi soldi che ti disturba, ma al contrario la giovane donna dell’Est che riesce a metterseli in tasca dopo la sua morte??
    Ti dico questo, come ti ho detto che in questo ragionamento saremmo da capo a dodici, per il semplice motivo che: se dovessimo rivedere la reversibilità… per chi e perchè dovremmo farlo?
    La reversibilità, è parte della pensione di una persona che muore e che automaticamente passa alla moglie. Allora perchè mi dici che dovrebbe essere rivista ALLA LUCE DI QUESTA “NUOVA SITUAZIONE”? Perchè se andasse alla moglie Italiana andrebbe bene, altrimenti alla giovane moglie dell’Est no?
    Capisci? Non ha senso questo discorso, se prima mi dici che anche per il tuo modo di pensare, ognuno ha diritto di spendere i propri soldi come meglio crede. Ed ha ancora meno senso, se dici anche di essere contento per questi vecchietti.
    Inoltre, Massimo, quando dici che la reversibilità sono soldi pubblici, e quindi nostri, credo di poter dire che la cosa non sia del tutto esatta.
    Sai perchè dico questo? Per il fatto che in realtà, se ci fermiamo a riflettere, il nostro GOVERNO DI MERDA si è fatto ben bene i conti a tavolino, per fare leggi truffa e leggi criminali… come sempre!
    Le nostre pensioni, recentemente passate all’età di 67 anni (ecco una legge criminale), sono soldi trattenuti dalle buste paga di ogni lavoratore, che si è spaccato la schiena per trenta, trentacinque, anche quarant’anni, facendo ogni tipo di lavoro. C’è chi ha trascorso trentacinqueanni in miniera e oggi, se è fortunato, vive con la silicosi o altre malattie polmonari o d’altro genere; c’è chi ha fatto quarant’anni il muratore ed è pieno di reumatismi, artrite etc; e altra gente che ha svolto i più disparati e massacranti lavori per decenni e decenni, per ritrovarsi in pensione al capolinea della propria vita: 67 anni!! Ci stiamo rendendo conto???? Se li è fatti bene il nostro GOVERNO i suoi conti, non credi??
    Ti leva il sangue tutta la vita, ti trattiene percentuali assurde dalle buste paga per ogni mese lavorativo della tua esistenza, per poi darti una miseria di pensione quando ormai di anni da vivere te ne sono rimasti ben pochi, tra l’età avanzata e le malattie che ti sei beccato!
    Se la vediamo così – e questa è la realtà, non una fantasia -, non credo che si possa ancora affermare che i soldi di una pensione, o della reversibilità di una pensione, siano proprio soldi pubblici… i nostri! Io credo che appartengano di diritto al povero deceduto, che è proprio quello a cui non sono mai stati restituiti!
    E se i suoi soldi vanno nelle tasche di una moglie, poco importa la sua nazionalità, rimane pur sempre una moglie. Proprio quella che LUI si è scelto.
    E noi che diritto abbiamo di stare lì a giudicare?
    Io ripeto il mio punto di vista: Tuteliamo chi non ha più – ahilui – il cervello per ragionare! Tutti gli altri… affari loro!! Di tutto diritto!!
    Ciao Massimo

    • mscalzo2013 | 24/08/2013 at 2:25 | Rispondi

      Il sistema pensionistico italiano – e non solo – è nato quando c’erano molti più lavoratori che pensionati e quando la vita media era inferiore: ciò ha portato, oggi ad uno sbilanciamento in quanto possiamo aspettarci dopo 35 anni di lavoro anche 30 anni di pensione ( 65-90/95 ) anni in un contesto dove i pensionati potrebbero superare i lavoratori. Quindi abbiamo un primo punto dove intervenire. Abbiamo poi un numero rilevante di pensioni d’oro massiccio che costano all’erario 17 miliardi di euro… secondo punto dove intervenire. Terzo: nessun razzismo nel mio articolo ne tantomeno nelle mie intenzioni: dare una pensione mezzo secolo a una donna giovane, italiana o meno, in grado di lavorare, non lo ritengo giusto. Diciamo che la reversibilità dovrebbe essere acquisita se uno dei due coniugi ha raggiunto l’età pensionabile e/o aver maturato un congruo numero di anni di matrimonio ( se ci sono figli però ne va tenuto clonto almeno fino al 18° anno ). Non sono un esperto in materia, ho solo delle idee che espongo. Infine veniamo alla differenza tra Stato e Governo. Il Governo è l’insieme degli eletti dal popolo, lo Stato è l’apparato che fa camminare la nazione ed è formato da impiegati, sottosegretari, segretari, etc. non eletti. Sono le persone che gesticono le spese e il controllo delle stesse e qui si apre la voragine del debito pubblico, in quanto una tale massa di persone non è facilmente controllabile. Le risorse dello Stato ovvero le tasse che paghiamo, devono essere controllabili e indirizzate per prima cosa ai servizi essenziali: sanità, trasporti, scuole, ordine pubblico, strade, non alla difesa, alle pari opportunità, alle missioni internazionali, alle mostre del cinema, alle estati in città e quant’altro di simile. Ciao!

  2. Ciao Massimo, mi cfa piacere che convieni con me sul fatto che ogni persona abbia il sacrosanto diritto di spendere i propri soldi come meglio crede, quando è ancora nelle piene facoltà mentali.
    Una cosa che ho notato, leggendo il tuo post e, di seguito, la tua risposta al mio commento, è che ci tieni molto a mettere “l’accento” sulla diversità che passa tra “Stato” e “Governo”. Ma io mi porrei una domanda: siamo proprio sicuri che, per quanto sia vero che sono due cose diverse, siano in realtà poi così diverse?
    Che cos’è lo “Stato”? Lo “Stato” è un’entità, è un qualcosa composto da più di un elemento. lo “Stato” siamo NOI, lo “Stato” è il territorio su cui viviamo, è l’insieme di persone che lo GOVERNA e che CI Governano. Lo “Stato” non è nessuna di queste cose che io ho scritto, ma è L’INSIEME di queste cose!
    Il “Governo”, invece, è soltanto quest’ultima cosa; è, perciò, l’insieme delle persone che ci GOVERNANO. E se riflettiamo su questo, ci accorgiamo che il “Governo” è, quindi, una parte integrante e imprescindibile dello, e dallo Stato!
    E allora… siamo sicuri di tutta questa diversità? Per come la vedo io una diversità c’è, ma che va perfettamente a braccetto col suo “diverso”. Detto questo, il sistema sulla pensione di reversibilità dovrebbe forse essere rivisto, ma in che modo? E per quale motivo?
    Tu poni come problema quello che esponi nel post, tant’è che mi dici che bisognerebbe rivederla “alla luce di questa nuova situazione”.
    Ma qui, in questo modo, siamo da capo a dodici!
    Non hai mai pensato – e senza alcuna offesa, credimi – che magari il problema di fondo che tu ti poni, trovi le sue radici in una visione vagamente razzista del problema? E che non è tanto il vecchietto che spende i suoi soldi che ti disturba, ma al contrario la giovane donna dell’Est che riesce a metterseli in tasca dopo la sua morte??
    Ti dico questo, come ti ho detto che in questo ragionamento saremmo da capo a dodici, per il semplice motivo che: se dovessimo rivedere la reversibilità… per chi e perchè dovremmo farlo?
    La reversibilità, è parte della pensione di una persona che muore e che automaticamente passa alla moglie. Allora perchè mi dici che dovrebbe essere rivista ALLA LUCE DI QUESTA “NUOVA SITUAZIONE”? Perchè se andasse alla moglie Italiana andrebbe bene, altrimenti alla giovane moglie dell’Est no?
    Capisci? Non ha senso questo discorso, se prima mi dici che anche per il tuo modo di pensare, ognuno ha diritto di spendere i propri soldi come meglio crede. Ed ha ancora meno senso, se dici anche di essere contento per questi vecchietti.
    Inoltre, Massimo, quando dici che la reversibilità sono soldi pubblici, e quindi nostri, credo di poter dire che la cosa non sia del tutto esatta.
    Sai perchè dico questo? Per il fatto che in realtà, se ci fermiamo a riflettere, il nostro GOVERNO DI MERDA si è fatto ben bene i conti a tavolino, per fare leggi truffa e leggi criminali… come sempre!
    Le nostre pensioni, recentemente passate all’età di 67 anni (ecco una legge criminale), sono soldi trattenuti dalle buste paga di ogni lavoratore, che si è spaccato la schiena per trenta, trentacinque, anche quarant’anni, facendo ogni tipo di lavoro. C’è chi ha trascorso trentacinqueanni in miniera e oggi, se è fortunato, vive con la silicosi o altre malattie polmonari o d’altro genere; c’è chi ha fatto quarant’anni il muratore ed è pieno di reumatismi, artrite etc; e altra gente che ha svolto i più disparati e massacranti lavori per decenni e decenni, per ritrovarsi in pensione al capolinea della propria vita: 67 anni!! Ci stiamo rendendo conto???? Se li è fatti bene il nostro GOVERNO i suoi conti, non credi??
    Ti leva il sangue tutta la vita, ti trattiene percentuali assurde dalle buste paga per ogni mese lavorativo della tua esistenza, per poi darti una miseria di pensione quando ormai di anni da vivere te ne sono rimasti ben pochi, tra l’età avanzata e le malattie che ti sei beccato!
    Se la vediamo così – e questa è la realtà, non una fantasia -, non credo che si possa ancora affermare che i soldi di una pensione, o della reversibilità di una pensione, siano proprio soldi pubblici… i nostri! Io credo che appartengano di diritto al povero deceduto, che è proprio quello a cui non sono mai stati restituiti!
    E se i suoi soldi vanno nelle tasche di una moglie, poco importa la sua nazionalità, rimane pur sempre una moglie. Proprio quella che LUI si è scelto.
    E noi che diritto abbiamo di stare lì a giudicare?
    Io ripeto il mio punto di vista: Tuteliamo chi non ha più – ahilui – il cervello per ragionare! Tutti gli altri… affari loro!! Di tutto diritto!!
    Ciao Massimo

    • mscalzo2013 | 24/08/2013 at 2:25 | Rispondi

      Il sistema pensionistico italiano – e non solo – è nato quando c’erano molti più lavoratori che pensionati e quando la vita media era inferiore: ciò ha portato, oggi ad uno sbilanciamento in quanto possiamo aspettarci dopo 35 anni di lavoro anche 30 anni di pensione ( 65-90/95 ) anni in un contesto dove i pensionati potrebbero superare i lavoratori. Quindi abbiamo un primo punto dove intervenire. Abbiamo poi un numero rilevante di pensioni d’oro massiccio che costano all’erario 17 miliardi di euro… secondo punto dove intervenire. Terzo: nessun razzismo nel mio articolo ne tantomeno nelle mie intenzioni: dare una pensione mezzo secolo a una donna giovane, italiana o meno, in grado di lavorare, non lo ritengo giusto. Diciamo che la reversibilità dovrebbe essere acquisita se uno dei due coniugi ha raggiunto l’età pensionabile e/o aver maturato un congruo numero di anni di matrimonio ( se ci sono figli però ne va tenuto clonto almeno fino al 18° anno ). Non sono un esperto in materia, ho solo delle idee che espongo. Infine veniamo alla differenza tra Stato e Governo. Il Governo è l’insieme degli eletti dal popolo, lo Stato è l’apparato che fa camminare la nazione ed è formato da impiegati, sottosegretari, segretari, etc. non eletti. Sono le persone che gesticono le spese e il controllo delle stesse e qui si apre la voragine del debito pubblico, in quanto una tale massa di persone non è facilmente controllabile. Le risorse dello Stato ovvero le tasse che paghiamo, devono essere controllabili e indirizzate per prima cosa ai servizi essenziali: sanità, trasporti, scuole, ordine pubblico, strade, non alla difesa, alle pari opportunità, alle missioni internazionali, alle mostre del cinema, alle estati in città e quant’altro di simile. Ciao!

  3. Ciao Massimo, ad essere sincero non ho ben capito con quale intento tu abbia scritto questo post, cioè… quale sia il messaggio. Oddio, ora non vorrei passare per idiota, spero sia chiaro che non intendo il “messaggio” letterale, quello ovvio e scritto a chiare lettere che parla della Romena, Ungherese, russa che sposa il nostro Italico ottanta/novantenne. Ma ciò a cui mi riferisco, e che come dicevo non mi è molto chiaro, è quel famoso messaggio che è comune dire si legga tra le righe.
    Ossia: cosa si dovrebbe fare per ovviare a questo “problema”? Qual’è il fine ultimo del post?
    Vietare i matrimoni tra persone anziane e persone giovani? Vietarli tra anziani Italiani e giovani donne dell’Est? Fare una legge che tuteli il patrimonio degli anziani? Oppure farne una che li costringa a lasciare l’eredità ai familiari, altrimenti a nessun altro? Oppure negarla soltanto alle donne dell’Est? O altrimenti si dovrebbe fare una campagna d’informazione, come ad esempio dei programmi televisivi che mettano sull’attenti la comunità anziana nei confronti di queste donne?
    In questo momento sto facendo l’avvocato del Diavolo, nel senso che non nego assolutamente che episodi del genere esistano, ma come ne esistono tanti altri (e peggiori – nei confronti degli anziani ) di cui non si parla perchè non saltano agli occhi allo stesso modo di come può farlo una situazione in cui si vede un novantenne, accompagnato da un’avvenente e giovane biondona.
    Nel tuo post hai sfiorato soltanto uno di questi argomenti, ed ovviamente lo avrai fatto perchè può avere attinenza con quel che hai scritto. E cioè, mi riferisco al fatto che ci sono milioni di anziani che vengono abbandonati a loro stessi, o piazzati dentro qualche ospizio senza ricevere mai una visita per anni. Lasciati lì contro la loro volontà, e per di più facendogli pagare la “carcerazione” con la loro pensione. E’ forse questo il modo migliore in cui dovrebbero spendere i loro soldi?
    Altri anziani, invece, che se anche non vengono schiaffati dentro agli ospizi, vengono comunque lasciati soli nelle loro case, nel degrato più assoluto causato dalla loro ormai minima attività motoria, che certamente non gli permette più di pulire e mantenere una casa come dovrebbe essere fatto, ect etc.
    Io non giustifico la trentenne o quarantenne che sfrutta gli ultimi anni di una persona con il solo scopo di tenersi ciò che l’anziano ha dopo la sua morte, ma quello che posso dire, è che sottovalutiamo troppo questi vecchietti.
    Pensiamo davvero che loro non sappiano le cose come stanno? Crediamo davvero che possiamo metterci a tavolino con un ottantenne ancora perfettamente lucido, parlare dei tempi che furono, stare lì ad ascoltare i loro famosi discorsi sulla guerra e sulla fame, così perfettamente ricordati nei loro dettagli, ascoltare le loro pillole di saggezza, e poi pensare che, però, se una giovane bionda straniera se li sposa, tutt’a un tratto non sono più abbastanza lucidi e svegli per capire che è solo un compromesso a cui LORO vogliono assolutamente scendere?
    Che ingenui che siamo, allora!!
    Loro sanno benissimo perchè quella trentenne bellissima sta con loro, ma a loro va bene così, perchè i conti tornano indietro da entrambe le parti.
    Ognuno ha il diritto di spendere i propri soldi come meglio crede, e finchè un’anziano è in uno stato di lucidità, di razionalità, può benissimo decidere di sentirsi vivo per una seconda volta, di attraversare una sorta di seconda giovinezza. Anche se questo vuol dire pagarsela quando ormai non ci sarà più. Se questo lo rende felice e lo fa sentire bene, accudito, coccolato etc, allora sono solo affari suoi se vuole comprarsi quell’affetto. Se questo gli regala i suoi ultimi anni in serenità.
    Tutt’altro paio di maniche è quando parliamo di anziani malati, non più lucidi, o con patologie gravi come l’alzheimer, il Parkinson e via dicendo. Allora in quel caso la storia cambia e l’anziano va tutelato, in tutto! E quindi anche sotto l’aspetto economico, dal momento che non è più in grado di prendere decisioni autonomamente.
    Ma in questo caso, caro Massimo, mi dispiace dirlo, ma andrebbe tutelato anche dai propri familiari, perchè di gente onesta ne esiste tanta, ma ne esiste anche altrettanta disonesta, che spingerebbe i propri genitori o parenti nella fossa pur di mettere le mani sull’eredità che li aspetta. E queste storie, ahimè, sono famose quanto – se non di più – di quelle che tu citi nel tuo scritto.
    Tutto questo per dire che – secondo il mio punto di vista, è ovvio -, la capacità di prendere decisioni – soldi o non soldi -, non dipende dall’età che si ha, ma dalla capacità di essere ancora in grado di ragionare. Quindi, finchè c’è un cervello LUCIDO a comandare una mente, finchè c’è capacità di raziocinio, quel che una PERSONA – non un vecchio o un giovane – fa dei propri averi, sono solamente affari suoi.
    Questo è solo il mio pensiero. Ciao Massimo.

    • mscalzo2013 | 22/08/2013 at 2:37 | Rispondi

      Hai perfettamente ragione. Ciascuno è padrone di spendere come vuole il proprio denaro. Il problema è che lo stato dovrebbe rivedere il sistema della pensione di reversibilità alla luce di questa nuova situazione, in quanto parliamo di soldi pubblici, cioè miei e tuoi, anche. Io sono anche conbtento per questi vecchietti. Inoltre, accennando a qyuanto hai aggiunto, le AASSLL dovrebbero intensificare i controlli presso le cliniche di lunga degenza e le RSA, perchè anche in questo caso si tratta di soldi pubblici. Il mio articolo infine nasce sia da una recente notizia ( il novantenne lasciato ore al sole in spiaggia ) sia da un paio di situazioni che mi sono state riferite da amici. Ci sarebbe anche il 70enne che ha sposato una ventottenne e hsnno un figlio di un anno… Lo stato – non il governo che è altra cosa – italiano è un colabrodo e bisognerebbe cominciare a chiudere qualche buco. Ciao e grazie del commento.

  4. Ciao Massimo, ad essere sincero non ho ben capito con quale intento tu abbia scritto questo post, cioè… quale sia il messaggio. Oddio, ora non vorrei passare per idiota, spero sia chiaro che non intendo il “messaggio” letterale, quello ovvio e scritto a chiare lettere che parla della Romena, Ungherese, russa che sposa il nostro Italico ottanta/novantenne. Ma ciò a cui mi riferisco, e che come dicevo non mi è molto chiaro, è quel famoso messaggio che è comune dire si legga tra le righe.
    Ossia: cosa si dovrebbe fare per ovviare a questo “problema”? Qual’è il fine ultimo del post?
    Vietare i matrimoni tra persone anziane e persone giovani? Vietarli tra anziani Italiani e giovani donne dell’Est? Fare una legge che tuteli il patrimonio degli anziani? Oppure farne una che li costringa a lasciare l’eredità ai familiari, altrimenti a nessun altro? Oppure negarla soltanto alle donne dell’Est? O altrimenti si dovrebbe fare una campagna d’informazione, come ad esempio dei programmi televisivi che mettano sull’attenti la comunità anziana nei confronti di queste donne?
    In questo momento sto facendo l’avvocato del Diavolo, nel senso che non nego assolutamente che episodi del genere esistano, ma come ne esistono tanti altri (e peggiori – nei confronti degli anziani ) di cui non si parla perchè non saltano agli occhi allo stesso modo di come può farlo una situazione in cui si vede un novantenne, accompagnato da un’avvenente e giovane biondona.
    Nel tuo post hai sfiorato soltanto uno di questi argomenti, ed ovviamente lo avrai fatto perchè può avere attinenza con quel che hai scritto. E cioè, mi riferisco al fatto che ci sono milioni di anziani che vengono abbandonati a loro stessi, o piazzati dentro qualche ospizio senza ricevere mai una visita per anni. Lasciati lì contro la loro volontà, e per di più facendogli pagare la “carcerazione” con la loro pensione. E’ forse questo il modo migliore in cui dovrebbero spendere i loro soldi?
    Altri anziani, invece, che se anche non vengono schiaffati dentro agli ospizi, vengono comunque lasciati soli nelle loro case, nel degrato più assoluto causato dalla loro ormai minima attività motoria, che certamente non gli permette più di pulire e mantenere una casa come dovrebbe essere fatto, ect etc.
    Io non giustifico la trentenne o quarantenne che sfrutta gli ultimi anni di una persona con il solo scopo di tenersi ciò che l’anziano ha dopo la sua morte, ma quello che posso dire, è che sottovalutiamo troppo questi vecchietti.
    Pensiamo davvero che loro non sappiano le cose come stanno? Crediamo davvero che possiamo metterci a tavolino con un ottantenne ancora perfettamente lucido, parlare dei tempi che furono, stare lì ad ascoltare i loro famosi discorsi sulla guerra e sulla fame, così perfettamente ricordati nei loro dettagli, ascoltare le loro pillole di saggezza, e poi pensare che, però, se una giovane bionda straniera se li sposa, tutt’a un tratto non sono più abbastanza lucidi e svegli per capire che è solo un compromesso a cui LORO vogliono assolutamente scendere?
    Che ingenui che siamo, allora!!
    Loro sanno benissimo perchè quella trentenne bellissima sta con loro, ma a loro va bene così, perchè i conti tornano indietro da entrambe le parti.
    Ognuno ha il diritto di spendere i propri soldi come meglio crede, e finchè un’anziano è in uno stato di lucidità, di razionalità, può benissimo decidere di sentirsi vivo per una seconda volta, di attraversare una sorta di seconda giovinezza. Anche se questo vuol dire pagarsela quando ormai non ci sarà più. Se questo lo rende felice e lo fa sentire bene, accudito, coccolato etc, allora sono solo affari suoi se vuole comprarsi quell’affetto. Se questo gli regala i suoi ultimi anni in serenità.
    Tutt’altro paio di maniche è quando parliamo di anziani malati, non più lucidi, o con patologie gravi come l’alzheimer, il Parkinson e via dicendo. Allora in quel caso la storia cambia e l’anziano va tutelato, in tutto! E quindi anche sotto l’aspetto economico, dal momento che non è più in grado di prendere decisioni autonomamente.
    Ma in questo caso, caro Massimo, mi dispiace dirlo, ma andrebbe tutelato anche dai propri familiari, perchè di gente onesta ne esiste tanta, ma ne esiste anche altrettanta disonesta, che spingerebbe i propri genitori o parenti nella fossa pur di mettere le mani sull’eredità che li aspetta. E queste storie, ahimè, sono famose quanto – se non di più – di quelle che tu citi nel tuo scritto.
    Tutto questo per dire che – secondo il mio punto di vista, è ovvio -, la capacità di prendere decisioni – soldi o non soldi -, non dipende dall’età che si ha, ma dalla capacità di essere ancora in grado di ragionare. Quindi, finchè c’è un cervello LUCIDO a comandare una mente, finchè c’è capacità di raziocinio, quel che una PERSONA – non un vecchio o un giovane – fa dei propri averi, sono solamente affari suoi.
    Questo è solo il mio pensiero. Ciao Massimo.

    • mscalzo2013 | 22/08/2013 at 2:37 | Rispondi

      Hai perfettamente ragione. Ciascuno è padrone di spendere come vuole il proprio denaro. Il problema è che lo stato dovrebbe rivedere il sistema della pensione di reversibilità alla luce di questa nuova situazione, in quanto parliamo di soldi pubblici, cioè miei e tuoi, anche. Io sono anche conbtento per questi vecchietti. Inoltre, accennando a qyuanto hai aggiunto, le AASSLL dovrebbero intensificare i controlli presso le cliniche di lunga degenza e le RSA, perchè anche in questo caso si tratta di soldi pubblici. Il mio articolo infine nasce sia da una recente notizia ( il novantenne lasciato ore al sole in spiaggia ) sia da un paio di situazioni che mi sono state riferite da amici. Ci sarebbe anche il 70enne che ha sposato una ventottenne e hsnno un figlio di un anno… Lo stato – non il governo che è altra cosa – italiano è un colabrodo e bisognerebbe cominciare a chiudere qualche buco. Ciao e grazie del commento.

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