Ferrari: Marchionne subentra a Montezemolo

Il risultato del GP di Monza ha portato al licenziamento di Luca Cordero di Montezemolo, che già era nell’aria da qualche tempo ma che si prevedeva avesse dei tempi più lunghi, da tre a sei mesi almeno. Io però ritengo che la sconfitta in casa, peraltro prevedibilissima anche se non nella misura in cui si è concretata, sia stata solo l’occasione che Marchionne aspettava perchè la quotazione a Wall Street della FCA è il 13 ottobre. Già oggi le azioni Fiat sono salite e a ottobre, portando anche la presidenza della Ferrari, andrà ancora meglio.

Ritenendo che ad Alonso non possano attribuirsi colpe almeno negli ultimi tre anni e mezzo, Montezemolo paga la sua responsabilità nella gestione del reparto di F1. Giova forse ricordare che tutti abbiamo commentato anche aspramente scelte e non scelte del presidente per quanto riguarda i vertici della Ges  – Gestione Sportiva – da Domenicali a Massa a Tombazis, Bigois e via così. Paga la sua non preveggenza delle nuove regole riguardo ai motori, paga la sua tolleranza verso supposte “correnti interne” nella GeS o piccoli gruppi di potere o come volete definirli, paga la perdita del potere contrattuale della Ferrari in ambito FIA, paga forse anche il non aver messo a capo della GeS Ross Brawn preferendo Domenicali. In questo momento, a giochi appena fatti, l’unica cosa che mi preoccupa è che la Ferrari verrà quotata a Wall Street e sarà soggetta ai ferrei controlli e alle regole della SEC ( organo di controllo della borsa di NY ), mentre la Mercedes, quotata in Germania, manterrà una gestione delle spese del team più… elastica. Difficile prevedere cosa cambierà nell’immediato futuro in quanto Marchionne più di tanto non potrà dedicarsi al cavallino: diciamo che nell’immediato non poteva essere fatto diversamente.

E’ ovvio che quando il comandante lascia la nave dopo 23 anni un pò di preoccupazione ci sta e anche bene, ma sinceramente sono più preoccupato riguardo alla morte improvvisa oggi di Emilio Botin ( presidente della Santander ) e a cosa farà il suo successore. Io ritengo che  Luca Cordero di Montezemolo fra i vari errori che ha commesso, ci sia anche quello della FOTA ( sorta di associazione tra i team per trattare con la FIA ) di cui è stato presidente per tre anni ( 2008-2010 ) e guarda caso ne è uscito proprio quando si è perso il primo mondiale contro la Red Bull ( ma tutti siamo a conoscenza degli investimenti stellari del patron Mateschitz ) seguito dal blocco dei regolamenti fino al 2013, le cortesie della FIA verso la suddetta squadra, l’abolizione dei test privati e quant’altro. Ho elencato prima gli errori di LCdM ma forse quello della FOTA è stato il primo e più grave che ha fatto perdere alla Ferrari quel potere politico in F1 conquistato con sangue e sudore dal lontano 1950. Ergo la Exor, ( Famiglia Agnelli, Fiat o FCA, fate voi ) adesso ha messo il suo potere sul piatto della bilancia: nel 2015 lotteranno Mercedes, Renault, Honda e FCA, l’un contro l’altro armati ed è questo il messaggio di Marchionne… non c’è più una Piccola Grande Fabbrica da strapazzare, ma il 6° gruppo automobilistico Mondiale. Sin da prima di Nuvolari e delle piccole Alfa l’Italia del Motorsport ha rispedito a casa fior di costruttori, quindi per adesso – fino al 2020 la Ferrari non può lasciare la F1 – non c’è da preoccuparsi, perchè Marchionne non è uno che scherza quando c’è da far soldi… mi dispiace solo che Montezemolo non abbia saputo sfruttare ciò che aveva a disposizione, sicuramente più della Lotus 2013, e che non abbia saputo fare delle scelte perchè c’è un detto che non avrebbe dovuto dimenticare: squadra che non vince si cambia.

Ringrazio dunque l’ex-Presidente per quello che ha fatto e non fatto e che si goda i 27 milioni di buonuscita e i viaggi Alitalia gratis.

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Massimo Scalzo

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