Mi rendo conto che dopo tanti sprechi, oggi sia difficile applicare e far pagare le tasse.
L’ex PDL ne ha fatto una bandiera sia con l’impuntura sull’IMU prima casa, sia con i continui slogan del “ basta tasse”. La dichiarazione dell’assessore Magnani è però particolarmente fastidiosa nella parte “sensibile”. In particolare quando invita i padri ad intestare le case ai figli (purché sposati) così non pagano l’IMU Dichiarazione che sottende anche un presuntuoso “fate come la mia famiglia, noi siamo esemplari”. Questa superficialità, che spero non faccia parte anche del suo bagaglio tecnico di assessore, mi fa capire che a volte è difficile per alcuni cogliere le complessità della vita. Se magari l’assessore parlasse un po’ di più con la gente, si accorgerebbe che nel nostro comune c’è una montagna di genitori che non intestano la casa anzitempo ai figli pur permettendo agli stessi di usare infruttuosamente i sudati beni. Da ex direttore di banca potrei parlare per ore delle motivazioni ascoltate nel mio ufficio/sagrestia e gli assicuro che in tanti hanno motivi più che validi che li costringono a pagare la penalizzante IMU bellariese sui loro immobili concessi in comodato ai figli. Quindi per favore si astenga da certi commenti sociologici e si attenga ai suoi compiti istituzionali.
Oggi che l’IMU sulla prima casa è stata soppressa e che il problema del gettito sostitutivo è in faticosa elaborazione da parte del governo, l’Amministrazione comunale di Bellaria dovrebbe a mio avviso interrogarsi se aggiustare o meno la propria politica fiscale entrando nel merito di un regolamento incentrato tutto sulla prima casa, a fini perequativi. In effetti vi sono seconde case e seconde case. A questo scopo mi appare incomprensibile la scelta di donare o vendere la casa ai figli per evitare l’IMU sembra quasi un comparaggio a favore dei notai. E poi una volta divenute prime case chi coprirebbe il gettito mancante? E a proposito, un amministratore che si rispetti anche attingendo ai dati precedenti sull’Ici avrebbe almeno il dovere di fornire quantomeno una stima su tale gettito perché altrimenti è difficile fare proposte per eventuali emendamenti . L’informazione è potere ma anche trasparenza; quale strada ha scelto questa Amministrazione? Ma pur non avendo informazioni proverò a fare una provocazione.
Questa amministrazione albergocentrica e alcuni dicono (per me sbagliando) filoigeana, ha scelto di gravare sulle famiglie che hanno risparmiato in immobili, e non hanno tenuto i soldi in banca, con l’aliquota massima (applicata in modo lineare) giustificandosi col fatto che noi siamo una città turistica sul mercato. I miei formatori in materia di marketing mi hanno sempre insegnato che la vera leva vincente del prodotto non è il prezzo ma i contenuti di servizio che esso include. Mi hanno altresì insegnato e anche la vituperata Europa l’ha codificato che gli aiuti pubblici distorcono la concorrenza. Orbene gli altri comuni della riviera applicano l’imposta di soggiorno e gli operatori alberghieri di questi comuni indicano Bellaria Igea Marina come modello da imitare. Anche questo è un tema complesso su cui varrebbe la pena di imbastire un dibattito. Per quel poco di possibilità di accesso ai dati che ho, dirò che su circa 8.000 famiglie a Bellaria Igea Marina ben 6.000 sono penalizzate da certe scelte fiscali. Un solo euro a presenza alberghiera giornaliera potrebbe portare circa due milioni alle casse comunali. Pur essendo io compreso fra il 4% dei contribuenti più ricchi di Bellaria Igea Marina (quando l’ho detto in famiglia si sono fatti tutti una gran risata) non temo l’addizionale irpef (e ne sarei penalizzato) anche perché si andrebbero a trovare redditi di persone che non hanno nulla intestato ma che hanno redditi anche discreti. E quanti sono questi , signor Assessore? Ci dia i dati per favore poi se non li sappiamo leggere ci dia pure a tutti degli incompetenti come fa ad ogni piè sospinto.
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