L’isola dei platani è viva, spiega Fabrizio Masciantonio.

isola-dei-platani1.tifQuesto il parere di Fabrizio Masciantonio, presidente dell’associazione dell’isola in risposta a “Città ViVa”.

Questa la dichiarazione rilasciata al Resto del Carlino di oggi : L’isola dei Platani è una delle realtà che, pur al cospetto di un’innegabile congiuntura economica non favorevole, riesce ancora a far registrare un ‘risultato economico’, un centro commerciale all’aperto sempre frequentatissimo in estate, i cui operatori si impegnano per mantenerlo vivo anche negli altri periodi dell’anno». E’ la replica alle critiche di Città ViVa del presidente dell’associazione Isola Fabrizio Masciantonio. Che al Carlino ha anche parlato di chiusure, negozi sfitti, attività passate da annuali e stagionali. «Se da un lato — prosegue — è evidente una maggiore attenzione ai consumi, dall’altro le nuove esigenze del pubblico rendono ancor più fondamentale la professionalità di chi opera sull’Isola. Qualità che ai nostri commercianti non mancano e che ci permettono di guardare con fiducia al futuro, a partire dalle festività natalizie: anche quest’anno non mancheranno le sorprese, grazie all’impegno dei negozianti e al sostegno del Comune, che puntano forte sulle luminarie». Parole sottoscritte dall’assessore Loretta Scaroni: «Rileviamo come la Lista Civica che oggi attacca l’amministrazione alterni giorni in cui chiede impegno ecomico crescente, ad altri in cui accusa l’amministrazione quasi di un’eccessivo sostegno alle categorie. Parlando di Isola, l’attenzione è sempre stata alta sia come appuntamenti che sul piano infrastrutturale».

La nostra opinione dice che non basta la professionalità, in certi casi mancante, perchè un centro città abbia una vita constante non bastano le “luminarie” , ma bensi deve avere una vita sociale di frequentazione, voci raccolte da diverse persone dicono sostanzialmente questo «cosa ci vado a fare sull’isola? incontro poca gente, molti negozi sono chiusi, di sera dopo le 19 è un assoluto mortorio, i pochi parcheggi disponibili sono a pagamento anche d’inverno».

Per i parcheggi almeno d’inverno si potrebbe passare al disco orario, sempre che bontà sua il Comune rinunci ai pochi spiccioli che incassa, e questo sarebbe già un piccolo incentivo “non avere l’incubo del parchimetro che scade“.

Creare piccole manifestazioni o altre attrative ” mostre itineranti, piccoli concerti di band locali ect” cose da fare anche di giorno e non solo di sera, insomma piccole cose che giustifichino l’andare nell’isola, chi non è residente in centro ha ben pochi motivi di frequentare l’isola, senza motivi di aggregazione di incontro sociale ben poca cosa possono fare le solo le “luminarie”, paradossalmente 40 anni fa con meno popolazione 12.000 residenti, nel centro di Bellaria c’era molta piu vita di adesso che siamo 20.000 residenti, in piu se ci mettiamo anche il problema Iper il gioco è fatto.

Bisognerebbe che i cittadini ragionassero che ogni volta che spendono il loro denaro all’Iper impoveriscono la nostra città e di conseguenza se stessi, ma le mirabolanti e spesso non veritiere offerte che si trovano all’iper, accecano un pò tutti quanti, spendere un pò di piu in città che non all’iper fa la città piu ricca, piu soldi che il Comune può incassare con le tasse e di conseguenza migliorare e aumentare la qualità dei servizi, restare in città la farebbe più viva, più interessante, più socialità aumenterebbe il piacere di viverci.

I tempi sono difficili e le soluzioni non facili, ma occorre partire dalle cose piu semplici, tutti vogliamo che la città cresca e sia viva, ma tutti devono partecipare, anche i semplici cittadini spendendo il loro denaro in città e non fuori, siamo diventati una Città non siamo più un piccolo paese.

G.Bartolucci


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Il Direttore Giuseppe Bartolucci

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