Dalle ultime dichiarazioni di Alonso sulla regolarità della Red-Bull e da quelle della Ferrari sia sullo stato della F138sia sul programma 2014, si era intuito che Singapore è stata più che una doccia fredda. Il distacco inflitto dalla Red-Bull è stato di tali proporzioni da far capire alla Ferrari, ma anche alle altre squadre, che il mondiale ha ormai preso la strada di Milton Keynes con il beneplacito di Place de la Concorde. Con l’ottava vittoria, la quarta di fila, e una corsa condotta in testa dalla partenza, il tedeschino porta a 77 punti il suo vantaggio sull’ex-samurai delle Asturie quasi centrato alla terza curva dal suo compagno di squadra Massa che ha perso il controllo in frenata ed è finito in testacoda.
Comunque la gara dell’asturiano è stata anonima, senza neanche la solita partenza a razzo, tesa al risparmio delle gomme e ravvivata nel finale dal duello con Lewis dal quale è uscito però sconfitto. Problema invece inusuale per Nico: distacco dell’alettone, che lo ha costretto ai box per cambiarlo quando era davanti a Lewis. Ci consoliamo con il secondo posto di FastKimi che nonostante la schiena dolorante ancora una volta dimostra di quale pasta sia fatto… Alonso è avvertito. E di quale pasta sia fatto lo ha dimostrato anche Hulk, un nome un programma, arrivando quarto e tenendosi dietro due ‘scartine’ di nome Hamilton e Alonso. ma la Sauber, è bene ricordarlo, era stata osservata molto attentamente dal mago Newey in occasione delle prove precampionato. Forse invece di pagare i motori, la Sauber poteva dare in cambio alla Ferrari il suo autotelaio… ancora Tombazis & C. devono darci una valida spiegazione dei passi indietro a giugno-luglio dei quali le gomme in kevlar non hanno tutta la colpa.
In quanto alla gara, il tifone preannunciato non s’è visto ( ricorda tanto i vari allarmi-meteo della protezione civile italiana ) mentre si è visto bene lo speronamento di Di Resta ai danni di un combattivo Webber che seppure partito dalle retrovie per la penalizzazione e vittima di una foratura, era in lotta per un posto ai piedi del podio, causando l’ingresso della SC per la seconda volta ( la prima a causa dell’esplosione della ruota anteriore destra di Perèz ).
L’entrata in pista di una jeep diretta al luogo dell’incidente non ha scombussolato più di tanto il vincitore, ma probabilmente ha piantato un bel chiodo sulla ventilata-quasi-certa eliminazione del Gran Premio di Korea 2014. ( massimo scalzo )
1. Vettel Red Bull-Renault 1h43:13.701
2. Raikkonen Lotus-Renault + 4.200
3. Grosjean Lotus-Renault + 4.900
4. Hulkenberg Sauber-Ferrari + 24.100
5. Hamilton Mercedes + 25.200
6. Alonso Ferrari + 26.100
7. Rosberg Mercedes + 26.600
8. Button McLaren-Mercedes + 32.200
9. Massa Ferrari + 34.300
10. Perez McLaren-Mercedes + 35.100
11. Gutierrez Sauber-Ferrari + 35.900
12. Bottas Williams-Renault + 47.000
13. Maldonado Williams-Renault + 50.000
14. Pic Caterham-Renault + 1:03.500
15. van der Garde Caterham-Renault + 1:04.500
16. Bianchi Marussia-Cosworth + 1:07.900
17. Chilton Marussia-Cosworth + 1:12.900
18. Vergne Toro Rosso-Ferrari + 2 laps
19. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 3 laps
20. Sutil Force India-Mercedes + 5 laps
Giro più veloce: Vettel, 1:41.380
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